Progetto Guida per il recupero delle contrade
Valli del Pasubio - Schio (VI), Italia, 1991
Gli elementi base che compongono il sistema insediativo nell’area Prealpina dove la comunità Montana Leogra-Timonchio è situata sono le contrade, borghi di circa 50-100 abitanti, originariamente fondati a supporto della produzione agricola dei pendii montani.
Il progetto per il recupero delle contrade si basa su un’attenta lettura dell’ambiente montano e del suo sistema insediativo, finalizzata all’identificazione della cultura di costruzione di base del territorio come evoluzione dalla particolare cultura abitativa e lavorativa della vallata montana. Dovendo far fronte a condizioni ambientali difficili, questa cultura era essenzialmente comunitaria. Le contrade erano l’espressione di un rapporto coerente e intimo tra gli abitanti e il loro ambiente: in questo senso possono essere viste come un’architettura veramente popolare
Partendo da questo presupposto, si è proceduto ad approfondire l’ipotesi che il disegno della disposizione delle contrade fosse tradizionalmente basato su “regole” di qualche tipo. Oggi queste regole sono dimenticate e ogni intervento (sia pubblico che privato) nel territorio della comunità montana tende a soggiacere ai modelli dell’edilizia di consumo. Quindi, prima di intraprendere il recupero delle contrade è molto importante ripercorrere la logica della cultura edilizia di base nel senso di quella che Habraken definisce “la relazione naturale” fra l’uomo e il suo ambiente.
Quindi, in questa prima fase non ci si è occupati né di progetti né di schemi urbanistici. Si è provato invece a recuperare le regole di un gioco affascinante e complesso che consenta la partecipazione creativa dell’individuo al riuso delle contrade.
Così anche il problema della salvaguardia dei valori ambientali non si pone in termini di statica conservazione ma di rivitalizzazione e trasformazione congruente di un sistema insediativo fortemente caratterizzato.
I tradizionali strumenti di piano mostrano i loro limiti. Con il Progetto Guida si tenta una strada nuova: la comunità montana si fa carico di predisporre un corpo articolati di indicazioni progettuali e normative valide a livello generale per tutte le contrade. Spetterà poi alle singole amministrazioni comunali, ma soprattutto agli stessi abitanti, dare attuazione agli interventi, fruendo di contributi pubblici. Così il problema diventa quello di come organizzare nell’ambito di corrette scelte generali di Piano, il reale coinvolgimento degli abitanti nel processo di riuso. Si tratta di definire una griglia generale di norme e indicazioni progettuali, anche molto dettagliate, sufficientemente elastica da consentire le più diverse scelte individuali, ma al tempo stesso sufficientemente orientata e rigida da garantire il rispetto e lo sviluppo delle caratteristiche fondamentali della cultura di costruzione di base della Val Leogra.
Come si è visto la chiave metodologica del Progetto Guida sta nella ricognizione e nello studio puntuale delle caratteristiche insediative delle contrade. Più precisamente è importante sottolineare come l’analisi dei complessi rapporti tra paesaggio, tecnologie e in generale interventi di trasformazione dello spazio, costituisce un processo di riappropriazione della cultura di costruzione di base che prefigura già di per sé l’orientamento progettuale del recupero.
Progettista incaricato
- Pierpaolo Ricatti
Collaboratori
- Hanno collaborato al Progetto-Guida l'Arch. Giovanni Galla e gli allora laurendi Mariangela Barone e Paolo Boninsegna, ai quali si deve un ringraziamento particolare per aver messo a disposizione il loro materiale di laurea